ROMA – La FIA ha annunciato la riapertura del “caso-Hamilton” dopo il Gran Premio del Qaewis Htar, esprimendo preoccupazione per l’impatto che i comportamenti del campione britannico Lewis Hamilton potrebbero avere sui piloti più giovani. In un comunicato ufficiale rivolto ai media, la Federazione Internazionale dell’Automobile ha reso noto che la decisione è stata presa in virtù dello status di modello di Hamilton e dell’importanza di garantire la sicurezza in pista.
L’incidente in questione è avvenuto durante la gara nel momento in cui il pilota della Mercedes è uscito di pista in seguito a un contatto con il suo compagno di squadra, George Russell. Invece di rimanere nella sua monoposto, Hamilton ha fatto una manovra sorprendente, attraversando a piedi la pista per rientrare ai box. Questa mossa ha sollevato preoccupazioni per la sicurezza dei piloti e degli addetti ai box, dato che poteva comportare rischi significativi.
In risposta a questa azione, la FIA ha emesso una multa di 50.000 euro a carico di Hamilton, di cui la metà è stata stabilita come pena sospesa. Questo significa che il pilota britannico dovrà pagare la restante metà della multa nel caso in cui ripeta una simile manovra pericolosa entro la fine della stagione. Inoltre, è stata emessa una reprimenda, rappresentante la prima sanzione disciplinare inflitta al pilota durante il 2023.
Nonostante Lewis Hamilton abbia riconosciuto le sue colpe e si sia scusato durante un colloquio con gli steward in relazione all’incidente, la FIA ha scelto di riaprire il caso. La Federazione ha preso atto delle scuse del pilota, riconoscendo che si è trattato di una grave violazione della sicurezza.
La situazione attuale vedrà un nuovo sviluppo nel weekend di gara ad Austin, dove è previsto un ulteriore confronto tra la FIA e Lewis Hamilton per definire l’esito di questa controversia. Resta quindi da attendere gli sviluppi futuri e le decisioni che verranno prese in merito a questo caso.