Coppa del Mondo 2023 Rugby Parigi – Squadra che vince non si cambia, almeno non più di tanto. Questo è il mantra a cui il CT argentino Michael Cheikia si è aggrappato nel momento di comunicare la lista dei convocati per la tanto attesa semifinale tra Argentina e Nuova Zelanda, in programma venerdì 20 ottobre, alle 21, presso lo Stade de France.
L’attenzione è subito caduta sulla minima quantità di cambiamenti apportati al roster rispetto alla vittoria contro il Galles. In effetti, dei 23 giocatori protagonisti di quella straordinaria performance, Cheikia ha operato solamente una sostituzione, relegando il mediano di mischia Cubelli sulla panchina e facendo spazio a Bertranou.
L’esperienza e la coesione di questo gruppo di giocatori, che solo pochi mesi fa sembrava in crisi, sono diventati i cardini su cui il CT dei Pumas punta con convinzione. Sette dei convocati per la sfida contro gli All Blacks hanno già affrontato una semifinale nel 2015 contro l’Australia, all’epoca allenata proprio da Cheikia. Questi giocatori sanno cosa significa affrontare una partita di tale portata e pressione. Ancora più sorprendente, sei argentini possono vantare due vittorie contro gli All Blacks, una nel 2020 (15-25) e l’altra nel 2022 (18-25). La coppia di mediani Bertanou – Carreras sembra essere una spina nel fianco dei neozelandesi.
Una scelta tattica che spiega in parte l’assenza di Cubelli e il posizionamento in panchina di Nicolas Sanchez, nonostante la sua affidabilità nei calci (11 su 11) e i 151 punti segnati contro gli All Blacks. Cheikia sembra credere che la fiducia nei propri mezzi, supportata da due vittorie contro la Nuova Zelanda, sia fondamentale per affrontare un avversario sulla carta più forte.
Non possiamo dimenticare che per l’allenatore argentino questa partita rappresenta una sorta di rivincita o vendetta rispetto alla sconfitta subita nella finale del 2015 quando era alla guida dell’Australia, battuta 34-17 dai neozelandesi.
Da parte sua, Ian Foster ha apportato solo lievi aggiustamenti al suo XV titolare, con il ritorno dell’ala Mark Tele’a dopo una sospensione legata a una violazione delle regole interne degli All Blacks. Questo rafforza ulteriormente il reparto d’attacco di una squadra già letale, con Beauden Barrrett e l’infallibile Will Jordan, autore di 28 mete in 29 partite. Nel reparto dei tallonatori, Dan Coles ha lasciato il posto a Samisoni Taukei’aho, mentre in seconda linea, Brodie Retallick è stato relegato in panchina in favore di Samuel Whitelock, titolare.
In merito a tattiche e strategie di gioco, al momento rimangono segreti ben custoditi. Tuttavia, una cosa è certa: il periodo di crisi degli All Blacks sembra essere solo un lontano ricordo, almeno finché i Pumas permettano.