MotoGP: Nelle ultime settimane, dopo l’avvertimento per Martin, a Sepang è toccato anche a Bagnaia, insieme ad altri quattro piloti, incappare nel monito per la violazione della pressione minima delle gomme durante la gara. Questa regola, introdotta dal MotoGP di Silverstone in poi per ragioni di sicurezza, potrebbe avere impatti significativi sui due prossimi GP. Pecco e Martin, in caso di ulteriori infrazioni, rischiano una penalità di 3″.
La pressione degli pneumatici si rivela, suo malgrado, una variabile critica in questa fase emozionante del campionato, in cui Pecco Bagnaia e Jorge Martin lottano testa a testa per il titolo di campione del mondo MotoGP. Finora, Martin era l’unico ad aver ricevuto un avvertimento per la violazione di questa regola, ma dopo il GP di Sepang, altri cinque piloti, tra cui i due della Ducati ufficiale, Bastianini e lo stesso Bagnaia, hanno commesso la stessa infrazione. Luca Marini, Alvaro Bautista ed Iker Lecuona completano la lista degli “sanzionati”.
Nel caso della prima violazione, i cinque piloti non hanno subito penalizzazioni immediate, ma solo un richiamo senza conseguenze tangibili. Tuttavia, la situazione cambia in caso di recidiva. Se durante i prossimi due GP in Qatar e Valencia, Bagnaia, Martin o altri piloti con avvertimenti dovessero violare nuovamente la regola, scatterebbe automaticamente una penalizzazione di 3″ sul tempo di gara, un destino già capitato ad Aleix Espargaro in Thailandia. La sua Aprilia è stata la prima vittima di questo sistema, concepito per aumentare la sicurezza e prevenire problemi legati alla tenuta delle gomme. Tuttavia, la misura è diventata oggetto di scontento generale tra i piloti, poiché aggiunge un ulteriore elemento di incertezza che minaccia di vanificare gli sforzi in pista, compromettendo strategie e prestazioni. La tensione è palpabile mentre il titolo si gioca su una linea sottile tra la gloria e la delusione.