Chi è Mateo Retegui, il nuovo attaccante della Nazionale italiana di calcio convocato da Roberto Mancini per le partite di qualificazione a Euro 2024 contro Inghilterra e Malta? Il giovane centravanti italo-argentino potrebbe fare il suo esordio con la maglia azzurra, visto che ha il doppio passaporto, e rappresentare un’importante risorsa per la squadra nazionale alla luce della carenza di attaccanti italiani nel campionato di Serie A.
Il Mancio ha scelto di pescare direttamente in Argentina, dove Retegui si sta mettendo in mostra con la maglia del Tigre, anche se il cartellino del calciatore è di proprietà del Boca Juniors. “Non ci aspettavamo che dicesse di sì” all’Italia, ha dichiarato il ct, sottolineando l’importanza di avere un attaccante che segni in una Nazionale dove gli italiani sono pochi in quella posizione.
Ma chi è Mateo Retegui?
Nato a San Fernando, in Argentina, il 29 aprile 1999, è alto 186 cm e pesa 81 kg, con il piede destro come arma principale. Il giovane attaccante italo-argentino ha un padre famoso, Carlos – detto El Chapa -, che è stato il ct della nazionale di hockey su prato che ha vinto l’oro alle Olimpiadi di Rio.
È un centravanti che fa del colpo di testa la sua arma migliore, ma nonostante la stazza, è in possesso di buona rapidità e tecnica di base. Dopo aver giocato nel settore giovanile del Boca, ha esordito in Primera Division e poi, dopo dei prestiti all’Estudiantes e al Talleres, è esploso con la maglia del Tigre, realizzando in totale 25 gol in 33 presenze in campionato.
Le origini italiane
Mateo Retegui ha anche delle curiosità interessanti: il suo nonno materno è originario di Canicattì e viene soprannominato El Chapito. Al momento, non si trovano informazioni precise sul suo stipendio, ma il sito specializzato Transfermarkt stima il suo valore di mercato attuale a 8 milioni di euro, che potrebbe aumentare dopo la sua convocazione con l’Italia.
In definitiva, Mateo Retegui rappresenta un’importante novità per la Nazionale italiana di calcio, grazie alla sua giovane età e alla sua abilità nel ruolo di centravanti, che potrebbe aiutare la squadra nella qualificazione a Euro 2024 e, in prospettiva, al Mondiale 2026. La convocazione del ct Roberto Mancini è un segnale di attenzione e di grande speranza per il futuro del calcio italiano.