Mentre il Basket NBA si avvia verso la fine della Regular Season e i conseguenti playoff, a monopolizzare l’attenzione negli Stati Uniti è il March Madness, consueto e leggendario torneo di pallacanestro che decreterà la squadra universitaria campione NCAA.
Giunti in parte ai quarti di finale, in attesa dei risultati dei restanti ottavi di finale che si disputeranno in questi giorni, a brillare è la stella di Paolo Banchero, ala grande di Duke, ateneo della Carolina del Nord.
Banchero, 2,10 metri per 110 chili, è ormai da tempo considerato un stella sicura della prossima NBA e in molti hanno ipotizzato che venga scelto come prima chiamata nel Draft 2022. Oltre a questo, il cestista nato a Seattle, sarà senza dubbio anche uno dei protagonisti futuri del basket azzurro. Come intuibile dal nome e dal cognome, il giocatore 19enne ha chiare origini italiane, essendo nato dal matrimonio tra la mamma Rhonda Smith, ex grande del basket femminile americano, e il padre Mario, ex giocatore di football americano dell’University of Washington.
Dopo aver trascorso gli anni del liceo presso l’O’Dea High School, Banchero tra le tante proposte arrivategli, ha deciso di indossare la maglia di Duke, storica università per quel che riguarda il Basket, dalla quale sono usciti campioni del calibro di Kyrie Irving, finalmente tornato a giocare con i Nets anche in casa dopo la questione relativo al suo non vaccinazione, e Zion Williamson, prima scelta del draft 2019.
Si attende quindi l’esordio con la maglia dell’ItalBasket di Meo Sacchetti, che lo aveva già chiamato la scorsa estate per il preolimpico, slittato poi per la decisione di Duke di non farlo partire.
Nel frattempo possiamo gustarcelo nei quarti di finale del March Madness contro l’Arkansas University, previsti nelle prime ore del giorno del 27 marzo prossimo. Ma la sua storia è già leggenda, come sottolineato anche dagli attestati di stima di un certo LeBron James.