L’ondata di Covid che sta coinvolgendo pesantemente tutta l’Europa mette in crisi i massimi organi calcistici nazionale che le stanno provando tutte per evitare lo stop dei campionati e le partite a porte chiuse, anche se in Italia la capienza è stata drasticamente ridotta a 5000 presenze, almeno per le prossime due giornate. Le motivazioni sono ovviamente riconducibili ai danni economici che possono emergere come dimostrato durante l’anno di inizio pandemia ma anche nel successivo.
Il report“The European Champions Report 2022” della società Kpmg ha infatti sottolineato perdite ingenti per i top team degli otto campionati europei in oggetto, evidenziando una situazione pessima per quel che riguarda i conti anche delle squadre che hanno conquistato lo scudetto.
In particolare, è l’Inter, campione in carica della Serie A, la squadra che ha fatto registrare il peggior rosso in bilancio, arrivando alla cifra record di 245,6 milioni di euro di perdite al giugno 2021. Ma anche le altre regine dei rispettivi campionati non possono sorridere: l’Atletico Madrid ha avuto perdite per circa 112 milioni di euro, l’Ajax oltre otto milioni mentre i turchi del Besiktas ben 44 milioni di euro. Sommando le perdite dei sei club campioni nazionali in carica si arriva alla cifra record di -465 milioni complessivi, escludendo i conti del Manchester City (costi non disponibili) e del Bayern Monaco.
I campioni di Germania, infatti, sono gli unici ad avere il bilancio in attivo con un +1.8 milioni di euro, potendo contare anche sul rapporto più basso tra monte ingaggi e fatturato (58%). Rispetto a questa voce, il club che performa peggio è il Lille, i campioni di Francia con un’incidenza del 106%.
Le motivazioni sono riconducibili in larga parte ai mancati ricavi degli stadi che si sono ridotti praticamente all’osso rispetto ai 359 milioni di euro complessivi per quel che riguarda le otto squadre campioni nazionali.
L’unica squadra che invece sembra aver passato il periodo di crisi è il Manchester City che nell’ultimo anno ha avuto un giro d’affari intorno ai 664 milioni di euro, 96 in più rispetto all’anno precedente.