Nella storia del tennis italiano è tempo di record. Non stiamo parlando di Matteo Berrettini e Jannik Sinner, autentici fenomeni del presente che con le loro prestazioni hanno riportato in alto la racchetta azzurra, ma di un veterano che ieri ha scritto un capitolo importante di questo sport.
Vincendo contro lo spagnolo Pablo Andujar, numero 69 del ranking ATP, Fabio Fognini ha esordito nel torneo californiano di Indian Wells nel migliore dei modi. Con questo successo, infatti, il tennista ligure ha raggiunto le 392 vittorie in carriera, eguagliando il record di un monumento italiano, Adriano Panatta.
Il 34enne di Sanremo, 36esimo al mondo, è diventato il tennista italiano più vincente di sempre insieme all’ex giocatore romano, e ora punta a superarlo nella sfida di sabato contro il georgiano NikolozBasilashvili, testa di serie numero 18.
Fognini, sempre al centro della cronaca non solo per le sue performance sportive, ma anche per un carattere fuori dagli schemi che lo ha spesso penalizzato e messo in ombra, in carriera ha vinto 9 titoli raggiungendo la nona posizione del ranking, punto più alto della sua storia sportiva.
L’atleta azzurro ha voluto commentare il record attraverso i social con un messaggio breve che fissa un altro obiettivo, vale a dire il raggiungimento di quota 400 vittorie: “È una lunga storia… e non è ancora finita”. Nel suo post anche il sostegno alla popolazione ucraina con l’hashtag #nowar e la bandiera dello stato invaso dall’esercito russo.
A Indian Wells, oltre che nel singolo sarà impegnato anche nelle gare di doppio insieme a Simone Bolelli, con il quale ha recentemente vinto il torneo di Rio de Janeiro lo scorso febbraio.