In queste ore convulse per le decisioni prese sull’esclusione dello Spartak Mosca in Europa League e lo spostamento della finale di Champions League da San Pietroburgo a Parigi, la Uefa ha trovato anche il tempo di aprire un procedimento nei confronti di alcuni club di Serie A per la violazione dei parametri del Fair Play Finanziario.
Nello specifico, il massimo organo calcistico europeo avrebbe messo nel mirino le operazioni dell’Inter per il periodo che va dal 2018 al 2021, anni durante i quali il club lombardo non ha raggiunto il pareggio di bilancio. La procedura aperta viene definita “standard” e non comporterà sanzioni gravi nei confronti della società, avendo come attenuante questi due anni conditi dalla crisi economica dovuta al Covid che ha colpito tutti i settori, calcio compreso.
Ma la squadra neroazzurra non è la sola alla quale la UEFA ha scritto per evidenziare violazioni. In Europa in totale sarebbero una trentina le compagini coinvolte, e le italiane, oltre all’Inter sarebbero il Milan, la Roma e a breve con altissime probabilità anche la Juventus. Il parametro fondamentale da rispettare riguardava il limite massimo di disavanzo di 30 milioni di euro, elemento che secondo la UEFA non sarebbe stato rispettato.
Si attende quindi l’udienza a Nyon, prevista tra marzo e gli inizi di aprile, dove i vertici societari faranno valere le proprie ragioni. Resta da capire la natura delle sanzioni che, come si diceva, non saranno molto pesanti, sia per la crisi di cui sopra, sia per il grande numero di club europei coinvolti che, in sintesi, non dovrebbero e non potrebbero (a livello organizzativo) essere esclusi dalle Coppe Europee, una delle misure adottabili in questi casi.
Quello che ci si aspetta è l’indicazione di un percorso per rientrare nei ranghi in vista anche delle nuove regole del Fair Play Finanziario che vedranno la loro esecuzione a partire dalla stagione 2024-25.