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Il CIO va oltre la guerra: ” Atleti russi e bielorussi non siano penalizzati “

di Fabrizio
CIO ATLETI RUSSI

La questione della guerra tra Russia e Ucraina sta causando divisioni anche nel mondo dello sport. Mentre alcuni atleti russi e bielorussi possono ancora partecipare ad alcune competizioni internazionali, in altre discipline sono stati banditi. Con l’occhio già puntato sui Giochi Olimpici di Parigi del 2024, il presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Thomas Bach, ha spiegato la situazione attuale.

Il CIO ha dichiarato che la questione non è stata ancora affrontata e che ogni decisione verrà presa al momento opportuno. Nel frattempo, ha invitato le federazioni internazionali a reinserire gli atleti russi e bielorussi nelle loro competizioni “a titolo individuale”, di norma senza bandiera.

Sebbene ci siano molte guerre in corso nel mondo, gli atleti dei paesi coinvolti in questi conflitti non vengono esclusi dalle gare. Il CIO ha preso in considerazione anche altri 70 conflitti armati, comprese le situazioni in Medio Oriente, Corno d’Africa e Caucaso meridionale.

È stato inoltre notato che i comitati olimpici delle regioni colpite da queste guerre stanno seguendo i principi della Carta Olimpica. Questi comitati non richiedono l’esclusione degli atleti dei paesi “nemici” e permettono ai loro atleti di gareggiare in competizioni sportive internazionali senza restrizioni.

Il futuro degli atleti russi e bielorussi alle competizioni internazionali rimane incerto, ma il CIO sembra essere alla ricerca di una soluzione equa e in linea con i suoi principi olimpici, come già comunicato a dicembre.

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