Trionfo sorprendente sulle montagne dei Pirenei: il Tour de France offre spettacolo e colpi di scena. Le immagini mozzafiato catturano l’attenzione, ma c’è molto di più dietro i successi individuali. Tadej Pogacar, con un gesto elegante e maestoso, conquista la sua decima tappa, ma non è l’unico vincitore della giornata. La competizione stessa ha avuto la meglio.
Giorni fa, a Laruns, il Tour de France sembrava aver perso il suo fascino, sconfitto dall’inevitabilità di un esito già scritto. Tuttavia, è bello quando tutto va contro i pronostici. L’emozionante tappa sul Tourmalet ci offre una nuova sorpresa: Tadej Pogacar emerge inaspettatamente, mettendo in crisi Jonas Vingegaard nel giorno in cui la Jumbo-Visma si avvicinava alla perfezione tattica. Wout van Aert si conferma come un formidabile alleato per il capitano, ma i riflettori restano puntati solo sullo scatenato corridore sloveno della UAE.
Abbiamo discusso di tutto questo con esperti del settore come Giulia Cicchinè, Riccardo Magrini, Luca Gregorio, Wladimir Belli e con i nostri ospiti speciali: Damiano Caruso e Andrea Pasqualon. Una giornata sfortunata per Jai Hindley, che ha faticato fino al traguardo di Cauterets, consegnando la maglia gialla a Vingegaard. Ma il vero trionfatore del giorno è Tadej Pogacar, che riesce a distanziare il danese sull’ultima salita, guadagnando 24 secondi preziosi.
Si pensava che il Tour de France fosse ormai deciso, ma le carte sono ancora tutte da giocare. La squadra Lidl-Trek ha sofferto pesanti perdite con entrambi Skjelmose Jensen e Giulio Ciccone, una giornata da dimenticare per loro.