La Coppa d’Africa è iniziata ormai da quasi una settimana durante la quale si stanno svolgendo le partite valevoli per i gironi di qualificazione alla fase a eliminazione diretta. A finire al centro della cronaca della manifestazione continentale è stata ieri la partita tra la Tunisia e il Mali, terminata a sorpresa con la vittoria di quest’ultimi per 1 a 0 grazie al rigore di Koné al terzo minuto del secondo tempo. Ma a tenere banco in questo match è la conduzione di gara dell’arbitro dello Zambia JannySikazwe.
In particolare, il direttore di gara è stato protagonista di due errori clamorosi: al minuto 85 e 10 secondi, infatti, Sikazwe fischia con cinque minuti di anticipo la fine della partita, lasciando a bocca aperta i giocatori e le rispettive panchine. Accortosi della svista, ha ridato inizio al match per far disputare il tempo rimanente ma, a 15 secondi dal 90esimo, ha fischiato nuovamente la fine delle ostilità, senza concedere neanche un minuto di recupero malgrado 3 episodi visti al VAR, le sostituzioni e l’espulsione del maliano ElBilalTouré, mandando su tutte le furie i calciatori tunisini che hanno però dovuto accettare la sconfitta.
La confusione dell’arbitro, secondo i media africani, sarebbe riconducibile a un’insolazione, durante la partita il termometro aveva fatto registrare 34 gradi, che gli avrebbe fatto perdere la concentrazione e a fine match sarebbe stato portato anche in ospedale per controllo medico.
Non è la prima volta che l’arbitro Sikazwe finisce sulle prime pagine: già nel 2018 fu accusato di corruzione, accuse poi decadute, mentre nel 2016 durante una partita del Mondiale per Club non estrasse un cartellino rosso, promesso a Sergio Ramos nel match tra Real Madrid e Kashima.