Il calciomercato regala sempre delle sorprese e delle “favole” da raccontare. La chiusura della sessione estiva ha portato all’attenzione la storia di un giocatore per il quale la parola “miracolo” potrebbe calzare perfettamente, anche in virtù del nome al quale è associato. Stiamo parlando di Junior Messias, il calciatore brasiliano classe 1991 da poco approdato al Milan dopo la più che positiva stagione con il Crotone in Serie A nello scorso campionato. Il neo centrocampista/attaccante rossonero è stato integrato nella rosa di Pioli dopo un accordo con il club calabrese che prevede un prestito a 2,6 milioni di euro con diritto di riscatto a 5.4 milioni + bonus.
La storia di Messias parte dalla voglia di rivalsa per un’esistenza che fino a qualche anno fa era condita da una vita irregolare, fatta di alcol e serate che finivano il mattino seguente, come da lui stesso raccontato. Grazie alla fede in Dio, il brasiliano è riuscito a sollevarsi e, dopo aver militato nel Cruzeiro, vola in Italia per seguire il fratello, trovando casa e occupazione nell’estrema periferia di Torino, prima come muratore presso una ditta che lo pagava 20 centesimi per ogni mattone ripulito dagli edifici in demolizione poi come fattorino presso un negozio di elettrodomestici. La passione per il calcio non l’ha mai abbandonata e si è manifestata nella partecipazione ai campionati Uisp con la maglia dello Sport Wariqe, compagine composta da giocatori peruviani suoi colleghi, e al torneo BalunMondial, dedicato alle nazionali di giocatori non professionisti residenti a Torino.
La svolta arriva grazie all’intuizione di Ezio Rossi, ex giocatore, oggi allenatore, che lo nota e lo porta al Fossano, consentendogli di abbandonare il lavoro di fattorino e dedicarsi interamente al calcio. Il resto è un escalation di prestazioni che portano Messias alla ribalta prima dei campionati minori, come i 20 goal messi a segno in Eccellenza con il Casale, poi in Serie D con il Chiari e la possibilità di calcare i campi di Serie B con la Pro Vercelli, trasferimento sfumato per mancanza di passaporto comunitario.
La parentesi con il Gozzano, trascinato in Serie C dalle sue performance, è solo il preludio per il grande calcio. A scommettere su di lui, il Crotone, che lo porta in Calabria a 28 anni e che grazie anche a lui (6 goal e 6 assist) sale in Serie A per la seconda volta nella sua storia.
La prima stagione di Messias nel massimo campionato va oltre ogni aspettativa. Malgrado la retrocessione della squadra calabrese, il brasiliano mette a segno 9 reti e il secondo posto nella classifica di dribbling riusciti in Serie A. Un anno che lo porta all’attenzione dei grandi club italiani e stranieri, con il Milan che la spunta portandosi a casa l’estroso attaccante.
Comincia così un nuovo capitolo della vita di Junior Messias, il calciatore che rischiava di perdersi per l’alcol, che ha trovato la forza di rialzarsi grazie al sudore della fronte, scaricando frigoriferi e lavatrici, e che ora, a 30 anni, è a un passo dall’esordire con la maglia di uno dei club più vincenti della storia, in uno Stadio leggendario come San Siro, e nella coppa più bella di tutte, la Champions League.