Dopo sette anni di processi è arrivata finalmente la sentenza definitiva da parte della corte di Giustizia di Rio de Janeiro in merito alla causa che vedeva la FIFA accusata di aver usato impropriamente lo spray in dotazione agli arbitri che vediamo ormai in ogni partita negli episodi in cui si deve calciare una punizione, introdotto durante i mondiali brasiliani del 2014. In quell’occasione l’allora presidente della FIFA Blatter, che lo scorso marzo ha ricevuto una squalifica per violazione del codice etico del calcio,aveva trovato un accordo con i due inventori, Pablo Silva e HaineAllemagne, per una cifra intorno ai 40 milioni di dollari.
Ora il massimo organo calcistico mondiale, oltre a rispettare i termini dell’accordo e a versare i 40 milioni, dovrà riconoscere ai due la cifra record di 120 milioni di dollari, una somma che scaturisce dai 15mila euro di multa per ogni singola partita in cui è stata utilizzata la bomboletta spray, in 44 paesi diversi.
Per Allemagne e Silva, oltre all’enorme risarcimento, il riconoscimento di un’invenzione sulla quale hanno lavorato 15 anni e l’emozione di essere riusciti a prevalere in un processo contro un colosso del calibro della FIFA, malgrado un percorso lungo e tortuoso che li aveva visti già nel processo di primo grado dalla parte della ragione, avendo registrato l’invenzione da tempo.
Queste le loro parole dopo la sentenza della corte di giustizia: “Siamo molto felici ma anche molto scioccati che due semplici individui come noi abbiano fatto cadere un tale gigante”