La Saudi Pro League lancia la seconda fase dell’ambizioso piano di espansione nel calcio mondiale, portando il panorama calcistico in Arabia ad un nuovo livello. Non più solo attrattiva per i giocatori in pensione, ma meta ambita anche per atleti giovani nel pieno della loro carriera. Le recenti acquisizioni di Cristiano Ronaldo da parte dell’Al Nassr e di Karim Benzema per l’Al Ittihad, insieme al tentativo fallito di portare Lionel Messi all’Al Hilal, dimostrano chiaramente l’obiettivo dei club sauditi di trasformare il loro campionato in uno dei più importanti al mondo. Va notato, tuttavia, che i tre grandi campioni erano tutti giocatori svincolati e sopra i 35 anni.
Un esempio significativo di questo nuovo approccio è l’acquisto del centrocampista portoghese Ruben Neves da parte dell’Al Hilal. Neves aveva solo un anno di contratto rimanente con il Wolverhampton, squadra di cui era anche il capitano. Grazie all’intermediario Jorge Mendes, l’Al Hilal è riuscito ad assicurarsi le prestazioni di Neves per una cifra record di 55 milioni di euro, superando così il precedente record di vendita dei Wolves di 50 milioni incassati dal Liverpool per Diogo Jota tre anni fa. A soli 26 anni, Neves rappresenta il primo calciatore di alto livello nel pieno della sua carriera ad aver scelto l’Arabia Saudita come sua destinazione.
Nonostante inizialmente sembrasse diretto al Barcellona, il centrocampista portoghese ha perso fiducia nella possibilità del trasferimento e ha optato per l’offerta dell’Al Hilal, che gli garantirà un salario netto annuale di 25 milioni di euro. Questo trasferimento potrebbe segnare l’inizio di una tendenza, con sempre più giocatori di rilievo che scelgono di unirsi alla Saudi Pro League, confermandola come una destinazione attraente per i talenti del calcio mondiale.