L’Ifab, il board internazionale che si occupa di redigere le regole del calcio, negli scorsi giorni ha dato il via libera per rendere permanente la possibilità per le squadre, club e Nazionali, di poter effettuare 5 sostituzioni sostituendo la norma che imponeva le classiche tre.
La deroga alle cinque sostituzioni era stata introdotta in piena pandemia per supportare i club nella gestione della rosa, dopo un lungo periodo di stop per i lockdown e per il fatto che le restanti giornate di campionato furono disputate in piena estate, con tutte le conseguenze del caso relative alla tenuta fisica dei giocatori.
Anche la ripartenza dei campionati della stagione successiva, con un calendario delle partite in linea con il passato, non aveva rappresentato un motivo per un ritorno al passato e la possibilità delle sostituzioni estese è rimasta fino ad oggi.
La decisione dell’IFAB ora apre a nuovi scenari e la palla passa alle federazioni nazionali e alle leghe calcistiche che dovranno esprimersi in merito al mantenimento o meno di tale disposizione. Ad oggi l’emendamento del board ha validità fino al 31 dicembre 2022, ma è credibile che gli organi calcistici dei singoli paesi siano favorevoli alla permanenza definitiva di questa decisione.
Le cinque sostituzioni, che potevano avere un senso durante le prime fasi della pandemia per i motivi sopracitati, oggi rappresentano una scelta che sembra favorire, ancora una volta, i grandi club che, avendo una rosa ampia e giocatori di assoluto livello anche in panchina, potranno beneficiare di tale disposizione a discapito delle “piccole” che invece non possono contare su un parco giocatori valido pescando dalle riserve.
Oltre a questo, l’IFAB ha anche discusso sulla proposta della Conmebol di allungare il tempo dell’intervallo dai 15 minuti canonici ai 25 richiesti dalla federazione sudamericana, ma la soluzione non è stata approvata.