Il Manchester City, dopo la bella prova contro l’Atletico Madrid nei quarti di finale d’andata della Champions League, terminata con il successo degli inglesi per 1 a 0grazie alla rete di Kevin De Bruyne, sono finiti al centro della cronaca per la accuse rivolte da parte del settimanale tedesco DerSpiegel.
Il giornale, che ha messo sotto i riflettori già in passato i Citizens, con inchieste che portarono la UEFA ad escludere la squadra guidata da Pep Guardiola per due anni dalla Champions League, e la conseguente assoluzione da parte del Tribunale Arbitrale dello Sport, ha riferito di essere in possesso di documenti che manifestano una violazione dei regolamenti da parte del club di proprietà del Fondo degli Emirati Arabi Uniti, attraverso società satelliti come la Abu Dhabi United Group Investment& Development, fino al 2008, oggi spostata in un’altra azienda il cui proprietario è lo sceicco Mansour.
Le violazioni sarebbero riconducibili al pagamento di compensi milionari ai procuratori dei giocatori e all’ingaggio con un accordo segreto di un calciatore ancora minorenne. Ma non solo. Secondo il DerSpiegel, il Governo degli Emirati avrebbe dirottato ingenti somme di denaro direttamente nelle casse del Manchester City, attraverso l’operato diKhaaldoon Al Mubarak, presidente del club e primo ministro di Abu Dhabi, che avrebbe approvato il flusso di risorse economiche verso la squadra capolista della Premier League.
L’inchiesta è stata portata avanti in collaborazione con l’EIC, European Investigative Collaborations, una rete giornalistica internazionale, che ha visionato i documenti relativi forniti da Football Leaks.
Sia attendono nuovi sviluppi e le eventuali mosse da parte della UEFA.