Il dopo partita di Leicester – Napoli, valevole per il primo turno di Europa League e terminato con la rimonta partenopea grazie alla doppietta di Osimhen, ha avuto come protagonisti i tifosi di entrambe le squadre, con lanci di bottigliette dai loro rispettivi settori di appartenenza. La questione è andata poi peggiorando con le due fazioni che hanno cominciato a darsele di santa ragione sulle tribune dello stadio, con mazze e cinture.
Gli steward presenti, per cercare di calmare gli animi, hanno provato a bloccare i tifosi napoletani più scalmanati, creando un cordone divisorio tra le due tifoserie, respingendo coloro che non avevano desistito nello scontrarsi con gli avversari. Da lì ne è nata una rissa tra gli addetti alla sicurezza e gli altri supporters che erano intervenuti “in soccorso” dei loro colleghi.
Una volta ristabilita la calma, però, i tifosi azzurri hanno avuto una brutta sorpresa all’esterno dello stadio: la polizia li ha fermati e, una volta identificati i presunti responsabili, ha arrestato 12 persone. Le autorità locali dopo aver stigmatizzato il comportamento violento, ha fatto sapere che nelle prossime ore verranno visionati i filmati delle telecamere per rintracciare eventuali altri aggressori.
Il clima tra le due tifoserie si era fatto già rovente prima del fischio di inizio, quando all’esterno del King PowersStadium erano entrate in contatto, scontrandosi violentemente in quello che aveva tutte le caratteristiche di un agguato da parte degli inglesi nei confronti dei napoletani.
Non è la prima volta che una trasferta in Inghilterra è accompagnata da situazioni violente come in questo caso: nel recente passato ricordiamo quanto accaduto fuori ad Anfield Road tra i tifosi del Liverpool e quelli della Roma in occasione della semifinale di Champions del 2018.