Dopo un mese e mezzo, la guerra in Ucraina scatenata dall’invasione dell’esercito russo, non sembra trovare una conclusione che possa mettere la parola fine alle sofferenze patite dalla popolazione. Per sensibilizzare ulteriormente sulla vicenda, lo Shakhtar Donetsk ha deciso di organizzare un tour in giro per l’Europa per raccogliere fondi per aiutare il popolo ucraino.
La squadra allenata dal nostro Roberto De Zerbi, dopo essere stata bloccata in Ucraina e successivamente riuscita a trasferirsi in Turchia, ha disputato ieri la partita inaugurale del “Football for Peace Tour”, in Grecia, allo stadio Karaiskakis di Atene, contro l’Olympiakos. Al di là del risultato, uno a zero per la compagine ellenica, a far emozionare i circa 5 mila spettatori sugli spalti è statala maglia indossata della squadra ucraina. Sul petto la bandiera giallo blu con la scritta “No War”, mentre sul retro il nome delle città devastate dalla guerra, come Mariupol, Irpin e Bucha.
A commentare l’iniziativa, il mediano del club, TarasStepanenko, da 12 anni in rosa con lo Shakhtar: “Troppe emozioni, i ragazzi in spogliatoio piangevano nel vedere quelle maglie.”
All’ingresso in campo tutti i calciatori ucraini avevano sulle spalle la bandiera nazionale.
A tutto questo va aggiunta l’apposizione di 176 giocattoli disposti sugli spalti dell’impianto greco, a ricordare la morte di altrettanti bambini dall’inizio del conflitto.
Dopo il match in Grecia, lo Shakhtar volerà in Polonia per giocare contro il Legia Varsavia il prossimo 14 aprile a Danzica, poi di nuovo in Turchia a Istanbul contro il Fenerbahce il 19 aprile e infine in Croazia contro l’Hajduk di Spalato il primo maggio. Ma si attendono nuovi appuntamenti in calendario.
Nel frattempo, a Leopoli, i volontari del club arancio-nero stanno organizzando dei tornei per i bambini provenienti dalle zone più colpite dalla guerra.