Il debutto dell’allenatore italiano Roberto Mancini sulla panchina dell’Arabia Saudita non è stato dei migliori, con due sconfitte in altrettante amichevoli, inclusa una sorprendente caduta contro la modesta Costa Rica. Queste sconfitte hanno gettato un’ombra sull’obiettivo principale della qualificazione al Mondiale, che inizia il 16 novembre.
Nella sua avventura araba, Mancini ha iniziato con una sconfitta per 3-1 contro la Costa Rica e una sconfitta per 1-0 contro la Sud Corea, lasciando il suo conto vittorie ancora a zero. Se la sconfitta contro la Sud Corea è stata vista con una certa comprensione data la qualità dell’avversario, la debacle contro la Costa Rica è stata dolorosa, soprattutto perché quattro giorni dopo la stessa Costa Rica è stata sconfitta per 4-1 dagli Emirati Arabi, un paese che è un punto di riferimento per l’Arabia Saudita.
Le prestazioni opache e le proteste precedenti alle partite hanno contribuito a una situazione tesa nell’ambiente del calcio in Arabia Saudita. La squadra nazionale, nota come i Green Falcons, ha ora subito sei sconfitte consecutive, allungando la striscia negativa che ha seguito la vittoria contro l’Argentina nel Mondiale in Qatar. L’addio di Hervé Renard ha lasciato un vuoto, e l’arrivo di Mancini finora non è riuscito a cambiare il corso delle cose.
È indubbiamente troppo presto per giudicare l’operato dell’allenatore italiano, che è appena arrivato in Arabia Saudita, ma le critiche non sono mancate, specialmente dalla stampa saudita. In particolare, la Federazione e Mohamed Ameen, che era assistente di Renard e ha mantenuto lo stesso ruolo con Mancini, sono stati presi di mira per le scelte di convocazione e la gestione della squadra nazionale.
L’ Arabia Saudita è ora alla ricerca della svolta necessaria per invertire la tendenza negativa e puntare alla qualificazione al prossimo Mondiale, ma la strada sembra essere in salita per Mancini e i Green Falcons. La nazione del Golfo non può permettersi ulteriori passi falsi se vuole realizzare il suo sogno mondiale.
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