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Maxi offerte dall’Arabia per Osimhen. De Laurentiis fa muro o monetizza?

di Fabrizio
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Si susseguono le tratteggiature, ma ciò che inizia come negoziato si trasforma presto in una prova di resistenza, quasi una gara di attitudine. Sono vere e proprie maratone, in cui i nervi giocano un ruolo fondamentale, ma il corpo comincia a fare la differenza. In uno scenario che sembra promettere un nuovo alba, il caldo secco accoglie l’arrivo di Roberto Calenda presso l’Acqua Montis Resort di Rivisondoli. L’hotel è deserto, mentre sul campo si staglia la figura di Aurelio De Laurentiis, che aspetta Calenda per un incontro che promette scintille. Puntuale come il sole a mezzogiorno, in un’atmosfera sospesa nel silenzio, il duo si ritrova per discutere di un contratto che richiederà il massimo sforzo da entrambe le parti.

Dall’incontro tra Roberto Calenda, manager di Victor Osimhen, e De Laurentiis, passano ore interminabili, quattro o forse più. Durante questo periodo, cifre e strategie vengono vagliate e discusse con attenzione, ponendo le basi per ciò che sembra più di un’idea embrionale, ma ancora lontano dall’essere un accordo definitivo. Nonostante la fatica, la conversazione termina senza rancori, lasciando spazio a un nuovo capitolo di questa saga.

La figura di Roberto Calenda emerge come protagonista in questo duello verbale con De Laurentiis. Le discussioni, che durano dalle quattro alle cinque ore, non sono affatto casuali e avvengono su basi solide. Durante questi colloqui cruciali, si delineano gli aspetti salienti del contratto, tra cui il compenso, la possibile durata (fino al 2027) e, ovviamente, le clausole contrattuali. Inoltre, si prevede anche di affrontare l’assalto dell’Arabia, un elemento estraneo al mandato di Calenda, ma comunque degno di considerazione.

L’obiettivo di Calenda è chiaro: risolvere la situazione, consolidare l’unità tra De Laurentiis e il Napoli, e soprattutto, soddisfare Osimhen. Quest’ultimo sembra incline a rimanere con la maglia azzurra addosso, e se dovesse mai lasciare, punterebbe alla Premier League con l’obiettivo di partecipare alla Champions League. Sebbene gli sceicchi offrano un’opzione finanziariamente allettante, il cuore di Osimhen è a Napoli.

Tuttavia, il mercato è un terreno minato, con interessi nascosti e manager che agiscono nell’ombra. L’Al-Hilal, ad esempio, ha lanciato nuovamente l’amo, proponendo a Osimhen la possibilità di guadagnare cifre astronomiche, tra i 45 e i 50 milioni di euro annui, per i prossimi tre o addirittura cinque anni. La voce che circola è che l’Al-Hilal sia disposto a offrire al Napoli tra 160 e 200 milioni di euro per Osimhen, un’offerta che, sommata alle entrate potenziali dalla cessione di Zielinski, potrebbe raggiungere i 200-230 milioni. Questi fondi, a loro volta, potrebbero contribuire all’acquisizione di David dal Lilla.

De Laurentiis, nel frattempo, rimane nel suo rifugio, sottolineando che ogni interpretazione del mercato è possibile. Sta cercando di resistere agli assalti degli sceicchi, costruendo una barriera difensiva attorno al suo tesoro più prezioso. Il nono incontro con Calenda si profila all’orizzonte, un appuntamento cruciale che potrebbe portare alla firma decisiva, spazzando via qualsiasi incertezza che potrebbe ancora aleggiare a Napoli. Con l’apertura del campionato a soli diciassette giorni di distanza, il 9 agosto è una data che si avvicina velocemente, e la presenza o l’assenza di Osimhen potrebbe cambiare il corso della stagione. Le trattative continuano senza sosta.Maxi

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