L’NBA ha compiuto una svolta storica, togliendo la marijuana dalla lista delle sostanze proibite per i suoi giocatori. La decisione, presa inizialmente in aprile, è stata ufficialmente ratificata il 1 luglio. Questo significativo cambiamento si è concretizzato grazie all’intraprendenza di Kevin Durant, una delle stelle del campionato, che ha incontrato il Commissioner Silver per convincerlo della necessità di annullare il divieto.
La nuova policy è entrata in vigore all’inizio del mese ed è valida per i prossimi 7 anni. La mossa ha suscitato dibattiti tra favorevoli e contrari, ma l’NBA ha deciso di concentrare i propri sforzi su sostanze più pericolose, come la cocaina e gli ormoni della crescita, per garantire l’integrità delle prestazioni e dei risultati dei giocatori. Durant, noto per la sua riservatezza e modestia, ha sorpreso tutti diventando il portavoce della campagna per la rimozione del divieto della marijuana nella NBA.
Durant: ” La fumo come tutti. Il commissioner me l’ha annusata addosso “
Nonostante la sua mancanza di abilità dialettiche, ha raggiunto l’obiettivo elogiando la qualità della pianta come consumatore. Il giocatore ha contattato personalmente il Commissioner Silver per sostenere la sua causa e ha avuto successo nel convincerlo della necessità di cambiare la policy.