Nell’ambiente Roma torna d’attualità la questione relativa alla costruzione del nuovo stadio, dopo l’incontro positivo che c’è stato ieri tra il nuovo sindaco della Capitale Roberto Gualtieri e il Ceo della squadra giallorossa, Pietro Berardi, in cui è stato evidenziato un clima collaborativo tra le parti per ricominciare l’iter che porterà alla creazione di un impianto di proprietà ormai atteso da anni.
Sembra accantonato definitivamentela sede del progetto approvato all’epoca della Raggi e della presidenza Pallotta, che prevedeva l’inizio dei lavori presso l’ex ippodromo di Tor di Valle, e prendono quota due nuove location sulle quali la nuova presidenza del club sta spingendo molto.
La sede che sembra essere la più accreditata sarebbe quella del Gazometro, sulla via Ostiense, un luogo dal sapore romantico vista la vicinanza con il quartiere Testaccio, cuore pulsante giallorosso, sottolineata anche dall’accordo di riservatezza siglato dai vertici societari e l’Eni, proprietaria dell’area.
Non scartata ancora del tutto l’ipotesi Tor Vergata, che ha trovato il consenso dei Friedkin per quel che riguarda la possibilità di costruire uno stadio verde e sostenibile, ma che non risulterebbe integrato con il territorio.
La terza via porterebbe invece a Pietralata, un quartiere che, al pari dell’Ostiense, è ben servito dai mezzi pubblici siacon la metropolitana che con la linea ferroviaria.
Siamo ancora nel campo delle ipotesi, ma l’iter per la realizzazione del Nuovo Stadio della Roma è ufficialmente ricominciata.