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Omofobia e Minacce di Morte a Unai Simón: Serata nera per il calcio spagnolo

di Fabrizio
Unai simon razzismo

Nel corso della partita di Liga tenutasi lo scorso sabato presso l’El Sadar di Pamplona, ​​si è consumato un episodio sconcertante nonostante la trionfale vittoria dell’Athletic Club di Bilbao. Il portiere Unai Simón è stato protagonista di una brutta serata segnata da insulti omofobi e perfino minacce di morte. La sua squadra ha saputo imporsi con un netto 2-0 in trasferta contro l’Osasuna, grazie alle prodezze di Iñaki Williams e Guruzeta.

La serata avrebbe dovuto essere un momento di gloria per il portiere, ma è stata offuscata da un comportamento inaccettabile da parte di una parte dei tifosi presenti. Le telecamere del noto programma sportivo ‘El Día Después’, trasmesse su Movistar Plus+, hanno documentato con chiarezza un gruppo di sostenitori della squadra di casa, i quali si sono resi colpevoli di insulti diretti a Unai Simón. Le offese non solo sono limitate all’ambito calcistico, ma hanno incluso anche minacce di natura mortale.

Nel video, è possibile udire chiaramente i cori oltraggiosi e le parole offensive rivolte al portiere della nazionale spagnola e dell’Athletic: “Che tu muoia, figlio di p*****a” e “Fr***o, fot***o fr***o”. Questo comportamento intollerante ha anche coinvolto cori ostili nei confronti della nazionale spagnola, rendendo ancora più evidente la natura discriminatoria dell’episodio.

Ora è la federazione calcistica a trovarsi di fronte a una responsabilità cruciale. Il mondo sportivo e la società nel suo complesso guardano alle istituzioni affinché adottino una posizione decisa e inequivocabile contro ogni forma di discriminazione e violenza verbale. L’omofobia e le minacce di morte non possono trovare spazio nelle tribune degli stadi né in nessun contesto.

Il calcio, che dovrebbe rappresentare valori di unità e rispetto, non può tollerare episodi simili. Si attende una risposta netta e incisiva da parte delle autorità calcistiche, in modo da porre un chiaro segnale di condanna verso tali comportamenti offensivi. La speranza è che episodi come questo possano essere estirpati dalla radice e che il focus ritorni finalmente alla bellezza del gioco e alla passione dei tifosi, in un’atmosfera di rispetto e sportività.

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