Mentre il suo nome è tornato al centro della cronaca per l’esultanza di Dybala durante la partita di Champions League tra Juventus e Zenit, Michel Platini si prepara ad affrontare un processo presso il Tribunale penale e federale di Bellinzona in Svizzera, per il quale i pm hanno chiesto il rinvio a giudizio.
Per risalire alla questione, bisogna tornare indietro al 2015 quando la FIFA fu travolta dallo scandalo relativo al giro di corruzione e mazzette per l’assegnazione dei Mondiali di calcio. Un episodio che portò alle dimissioni dell’allora presidente Blatter, il quale venne squalificato dal mondo del pallone per oltre sei anni.
In quella circostanza a finire nell’inchiesta ci fu anche il pagamento da parte della FIFA, rappresentata appunto da Blatter, di un corrispettivo pari a 2 milioni e 150 mila euro nei confronti di Michel Platini, definito dall’accusa come un “pagamento sleale” correlato alla violazione del codice etico.
L’ex numero uno della FIFA si è sempre difeso, sottolineando la correttezza del pagamento e l’assenza di violazioni. Mentre i pubblici ministeri hanno ribadito l’accusa di truffa, dichiarando in una nota che “questo pagamento ha danneggiato i beni della Fifa e arricchito illegalmente Platini”.
I due ora sono attesi alla sbarra per capire il proprio destino. Nel giudizio di primo grado di qualche mese fa Le Roi fu assolto ma adesso si ritroverà fianco a fianco del suo ormai ex amico Blatter per rispondere davanti al tribunale elvetico.
Attendiamo nuovi sviluppi.