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PSG-Bayern (0-1): come funziona il fuorigioco semiautomatico che ha annullato il gol di Mbappé?

di Fabrizio
mbappè

Il Psg arriverà con un gol di svantaggio tra tre settimane in Baviera. Sconfitti (0-1) martedì al Parco dei Principi dal Bayern Monaco nell’andata degli ottavi di Champions League, i parigini si sono visti annullare il gol del pareggio di Kylian Mbappé per un fuorigioco di pochi centimetri di Nuno Mendes, rilevato da il Var. Ma il calcio sta andando nella giusta direzione sanzionando queste azioni?

Ne parlano Dominique Sévérac e Romain Baheux, giornalisti del dipartimento sportivo di “Parisien” – “Oggi in Francia”.

Dominique Sévérac: “Contro lo spirito e la legge”

Ovviamente, su un calcio di punizione, un gol di testa di un millimetro di un giocatore in fuorigioco deve essere annullato. La conseguenza è troppo importante per non annullare il vantaggio che questo attaccante ne ha ricavato davanti agli altri.  Sull’azione dell’82esimo di PSG – Bayern, sanzionando il vero fuorigioco di Nuno Mendes mettendo in dubbio di fatto il gol di Kylian Mbappé, si calpesta la legge e lo spirito del gioco.

Il portoghese, lanciato in profondità da Neymar, non approfitta della sua posizione visto che si trova sulla stessa linea di Dayot Upamecano, a più di trenta metri dalla porta, incollato sulla linea laterale sinistra. Deve ancora resistere al duello, crossare, trovare qualcuno in area e quel qualcuno – Kylian Mbappé in questo caso – segna. Per quanto “lungo” prima della possibilità del gol, questo fuorigioco bionico, che l’assistente giudice non aveva rilevato, non ha senso.

Questa legge, la numero 11 del gioco, è stata inventata con l’idea di non far stare un giocatore solo davanti, in attesa del pallone tra il portiere e l’ultimo difensore, altrimenti sarebbe troppo facile. Che farebbe diventare tutto troppo ripetitivo quindi noioso mentre il calcio affascina per la sua diversità, la sua varietà tattica. Lo spirito pretende di lasciar giocare se più o meno l’attaccante e la sua guardia del corpo si trovano a combattere sulla stessa linea per favorire la fase offensiva. Il vero controllo sarebbe stato sapere se Mbappé è in fuorigioco sul centro di Nuno Mendes. In questo caso sì. Prima, mentre tutto può ancora succedere, questo fuorigioco, pur esistente, si trasforma in una decisione anti-calcio.

Romain Baheux: “La legge è dura, ma è chiara”

«Un pezzo di rotula. “Tutto per pochi centimetri.” “È contro lo spirito dell’azione. “Dall’annullamento del gol di Kylian Mbappé, tra le fila si sono susseguite discussioni, il più delle volte da parte dei tifosi del PSG, per provare a spiegare perché questo pareggio doveva essere concesso al campione del mondo 2018. Ma tutti questi punti non solo evitano il fatto inevitabile di questo 82esimo minuto: Nuno Mendes era in fuorigioco.

Quindi sì, si riduce a molto poco. Sì, non potrebbe essere più frustrante per i parigini, e senza dubbio questa posizione non ha cambiato nulla alla fine della cosa. Ma nel merito, come rifiutare il principio generale di non sanzionare l’illecito quando ne abbiamo la possibilità? Perché se no, da quando dovremmo staccare le telecamere e non fischiare il fuorigioco? Più di cinque centimetri? Dieci ? Mezzo corpo? Sì, ma quale?

Tutto ciò aggiunge solo confusione a una legge dura ma chiara che afferma che il fuorigioco è su un passaggio quando “qualsiasi parte della testa, del tronco o delle gambe è più vicina alla linea di porta dell’avversario rispetto alla palla e al penultimo avversario”. Quindi possiamo, come Arsène Wenger, pensare di farlo evolvere in modo da non fischiare finché una di queste parti non lo è. Ma intanto ammettiamo che era necessario cancellare questo gol.

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