È iniziato lo scorso giovedì il processo nei confronti di Karim Benzema, presso il tribunale penale di Versailles. Il 33enne attaccante del Real Madrid e della nazionale francese dovrà rispondere dell’accusa di “complicità nel tentativo di estorsione” per un episodio accaduto nel 2015.
Le indagini hanno fatto emergere il comportamento di Benzema che, in occasione di un ritiro della nazionale, disse al suo compagno di squadra Mathieu Valbuena, di conoscere una persona in grado di far sparire un video hardnel quale Valbuena era protagonista in cambio di una somma di denaro non specificata ed evitare la sua pubblicazione da parte di un gruppo di “grossi delinquenti” che avrebbe messo in imbarazzo l’attuale calciatore dell’Olympiacos.
Secondo l’attaccante madrileno quella circostanza doveva essere interpretata come un consiglio amichevole mentre Valbuena la intese come un tentativo di estorsione.
Una volta emerso l’accaduto la porte della nazionale si chiusero per entrambi i calciatori per non minare la tranquillità del ritiro transalpino. Solo negli scorsi Europei, Benzema è tornato ad essere protagonista con la maglia dei Bleus.
Ora il calciatore rischierebbe la pena di 10 mesi di carcere da scontare con la condizionale (all’inizio si parlava di 5 anni) e 75 euro di multa, mentre per gli altri 4 imputati coinvolti nel piano sono state richieste pene dai 18 mesi ai quattro anni.
La prima giornata di processo ha visto l’assenza di Benzema, impossibilitato a venire per motivi legati alla trasferta ucraina contro lo Shakhtar del Real Madrid in Champions League.