L’Italia, pur essendo campione d’Europa in carica grazie al successo della scorsa estate, è sempre alla ricerca di giovani di talento da inserire in rosa per abbassare l’età media e dare continuità di risultati attraverso un cambio generazionale.
Un problema che sembra non preoccupare più di tanto le squadre di Serie A, che in ogni fase di mercato per rafforzare le proprie formazioni cercano sempre all’estero e quasi mai si aprono al rischio di schierare giocatori della Primavera o provenienti dai settori giovanili.
Come ha rilevato La Stampa, infatti, con l’ingresso in campo di Marley Akè, 21enne francese ex Marsiglia già in campo in coppa Italia con la Juve contro la Sampdoria negli ottavi di finale, negli ultimi minuti della sfida dei bianconeri in casa dell’Atalanta, la Serie A ha visto giocare da inizio stagione 361 giocatori stranieri, nuovo record per il nostro campionato. Un dato importante che assume ancora più significato prendendo in esame la totalità dei calciatori che hanno giocato in questa stagione, 567 complessivi, di cui solo il 36% è italiano.
Stando ai dati di TransferMarkt, gli stranieri nei 20 club del massimo campionato italiano sono il 63% del totale, con il Brasile il paese più rappresentato con 24 giocatori (7% sul totale degli stranieri), seguito da Francia con 20 atleti (5,8%) e l’Argentina (18 calciatori, 5,2%). Gli stranieri naturalizzati italiani stanno aumentando di numero anche per dare supporto a Roberto Mancini con la Nazionale. Negli scorsi Europei erano tre, tutti di origine brasiliana: Toloi, Emerson Palmieri e Jorginho, ai quali si sono aggiunti nel recente stage Joao Pedro del Cagliari e Luiz Felipe della Lazio.