La stagione tennistica 2022 è iniziata come di consueto con lo svolgimento del primo slam annuale, l’Australian Open di Melbourne, che ha visto il trionfo di RafaNadal e il record di vittorie nei 4 maggiori appuntamenti della racchetta mondiale.
Ma negli Slam stiamo per assistere a una rivoluzione per quel che riguarda il tie-break, che sarà operativa a partire dal prossimo Roland Garros, previsto a partire dal 22 maggio prossimo.
Fino a ieri, infatti, i Big Four avevano un regolamento diverso tra loro sul tie-break, ma nella giornata di ieri è arrivata l’ufficialità di una decisione congiunta che lo uniformerà.
Partendo proprio dalla terra rossa di Parigi, nel quinto set ad oggi non esiste tiebreak ma si gioca ad oltranza fino a che uno dei due tennisti non ottiene un vantaggio di due game sull’avversario. A Wimbledon, dopo la maratona tra Isner e Anderson del 2018, si è optato per l’introduzione del super tie break sul punteggio di 12 pari. Negli Us Open vige invece la regola classica del tiebreak sul 6 a 6 al quinto set. Lo slam australiano ha invece introdotto da due edizioni il super tiebreak sul 6 a 6, decretando vincitore il tennista che per primo arriva a 10 punti.
Ed è proprio questa soluzione quella che sarà utilizzata in futuro per tutti e quattro i maggiori tornei del circuito. Sulla decisione è intervenuta l’ex tennista francese, oggi direttrice del Roland Garros, Amelie Mauresmo, che ha così commentato: “Abbiamo tenuto conto anche della salute dei giocatori perché abbiamo visto che nel corso di un torneo del Grande Slam, quando si arriva a chiudere sul 13-11 o 16-14 al quinto il torneo è in gran parte compromesso. L’idea è anche quella di dare più soddisfazioni ai tifosi che amano questo momento decisivo ed emozionante di fine partita”.
Il super tiebreak è per adesso sotto la lente del Consiglio del Grande Slam che avrà un anno per valutare la sua efficacia, fino al prossimo Australian Open compreso, per, eventualmente, renderla definitiva.