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Terruzzi: questa nuova MotoGP rischia di sfuggire dalle mani dei piloti

di Fabrizio
Marc Marquez pericoloso

Quattro piloti infortunati, uno spettacolo fuori controllo e una richiesta di maggiore severità nella penalizzazione degli errori al volante. Sono questi i temi che stanno dominando il campionato 2023 di MotoGP appena iniziato a Portimao.

Il giornalista Giorgio Terruzzi, nel suo editoriale sul Corriere, ha sollevato la questione dell’eccessiva frenesia con cui la MotoGP sta cercando di seguire il modello della F1, introducendo ad esempio la Sprint Race del sabato per tutti i 21 weekend di gara. Questo formato, accompagnato dalla voglia di strafare di molti piloti, sembra non tenere conto della maggiore esposizione fisica dei motociclisti rispetto ai colleghi su quattro ruote.

Dopo gli incidenti occorsi durante il primo weekend di gara, con Marquez che ha causato il ritiro di Miguel Oliveira, è emersa la richiesta di una maggiore severità nella penalizzazione degli errori alla guida e comportamenti pericolosi. Ma secondo Terruzzi, sarebbe meglio prevenire gli incidenti piuttosto che punirli: se la sicurezza dei piloti è davvero un imperativo, occorre fare di più per proteggerli, soprattutto pensando alle condizioni di molte piste e alla criticità in cui i piloti cercheranno confidenza su tracciati dove non hanno svolto test.

Il campionato 2023 di MotoGP ha anche la necessità di recuperare popolarità dopo il ritiro di Valentino Rossi e le assenze di Marquez, con Quartararo in semi-crisi con la sua Yamaha. Ma non bisogna dimenticare di tutelare la sfida e non estenuarla, come sembra suggerire il bilancio dell’esordio, con quattro piloti infortunati in un solo weekend.

L’anti-eroe Bagnaia sta diventando un simbolo vincente, circondato da avversari di valore, ma i primi della lista, Bastianini e Marquez, sono già fuori gioco.

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