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Zverev e l’aggressione all’arbitro italiano

di Redazione EFBET News

Durante l’ATP 500 di Acapulco, in Messico, le prime pagine dei giornali hanno messo sotto i riflettori Alexander Zverev. Il tedesco, numero tre del ranking ATP, dopo aver vinto nel primo turno del singolare contro lo statunitense Jenson Brooksby, in una sfida incredibile, durata oltre tre ore e conclusa alla 4.54 del mattino, record assoluto per quel che concerne l’orario, superando il match tra Hewitt e Baghdatis che all’Australian Open del 2008 terminarono alle 4.34, era impegnato nella gara di doppio insieme al brasiliano Marcelo Melo contro il duo composto dal finlandese HarriHeliovaare e il britannico LlyodGlasspool.

Nel terzo e decisivo set, durante il super tie-break, nel quale non è previsto l’occhio di falco, Zverevè uscito sconfitto, sfogando la sua rabbia nei confronti del giudice di sedia, l’italiano Alessandro Germani, reo secondo lui di aver considerato erroneamente dentro un punto avversario: “Guarda la pallina dove è rimbalzata! 8-6 nel tie-break! È la fot**ta linea vicina a te! Testa di ca**o!”.

Il tennista, al termine della gara, si è diretto verso la postazione dell’arbitro, colpendola ripetutamente con la racchetta e sfiorando il direttore di gara che, a quel punto, ha preferito lasciare il campo. La rabbia di Zverevè poi continuata con insulti che hanno portato alla definitiva squalifica dal torneo messicano per condotta antisportiva.

Non è la prima volta che Alessandro Germani viene coinvolto in una situazione del genere. Lo scorso maggio, durante il torneo Challenger Roma 2, il 19enne Giulio Zeppieri minacciò l’arbitro italiano con parole poco lusinghiere: “Vuoi litigare? Vieni fuori che ti ammazzo, vieni fuori se hai le p…”.

Zverev ha poi chiesto pubblicamente scusa, sottolineando di aver parlato personalmente con Germani ed evidenziando quanto siano stati sbagliati i suoi comportamenti, prendendosi il tempo necessario per riflettere al riguardo.

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